
Gran Paradiso visto dal Rifugio Chabod
4061?? Sì, l’altezza del Gran Paradiso!
Quando?? Estate del 2013.
Quello è stato il mio primo 4000…
All’inizio non avevo capito dove stavo andando… ero totalmente ignorante in materia di ghiacciaio…per fortuna la Pisi (Francesca) la sera prima mi ha aiutata a preparare tutto il materiale… andiamo su un ghiacciaio!!!!!
Che emozione, cos’è un ghiacciaio?? I ramponi?? La picca?? Aiutooooooooooooo… ripassare i nodi, ripassare… non mi ricordo niente Pisi, aiutooooooooo…
L’avvicinamento al rifugio è stato semplice… la nostra guida era un local, Lucio, che era già stato innumerevoli volte sul Gran Paradiso… sapeva ogni curva e ogni sasso a memoria!!!
Passare la serata in rifugio è stata un’esperienza bellissima… dormire tutti insieme e svegliarsi tutti alle 4.00… alle 4.00?? Ma siete pazzi? Fuori c’è buio e freddo!!
E via, mangia in fretta… frontale addosso e via… siamo in testa, siamo i primi sulla Normale dallo Chabod.
Ecco la neve del ghiacciaio… la vedo, è là!!! Metti i ramponi, tira fuori la picca! Ma che figata!
Il fiatone… non sono abituata a queste cose… la luce arriva, è l’alba… la vetta è ancora lontana… alcune guide con i loro poveri clienti trascinati a forza ci superano…
Un crepaccio!! Wow, il mio primo crepaccio!! Lo salto via… è blu, è profondo… non mi rendo conto cos’è…
Raggiungiamo la spalla… ecco che si forma una coda di gente… la felicità fa spazio allo stupore… chi è tutta questa gente?
Perchè? Tutti lassù oggi?
Lucio ci spiega… la via Normale al Gran Paradiso è una via facile, il 4000 più semplice che c’è… molta gente lo fa… molti incapaci anche.
Gente che spinge, gente che inciampa… ma come?? Dove sono finita??
La Madonnina è lassù… ci arriviamo un po’ arrampicando, un po’ combattendo con quelle cordate di imbranati.
Un po’ di amaro in bocca…
Si scende… una discesa lunga, infinita…
La montagna commerciale… ecco cos’è, ecco cosa intendevano…
Il mio primo 4000…
Sul Gran Paradiso ci sono tornata, per la Parete Nord… quella non è commerciale… ci sono tornata con Seba! Non so se lui sapesse a cosa andassimo in contro…
È stata davvero faticosa, una delle salite più faticose della mia vita… avevo freddo e fame… non potevo tornare indietro… non avevo più forza… eravamo da soli, solo io e lui a combattere con quel stra-maledetto ghiaccio. Quando ho visto la cresta finale volevo urlare, penso di averlo fatto, non mi ricordo, non sentivo l’ossigeno.
L’arrivo alla Madonnina è stato diverso rispetto la prima volta… non c’era la coda, nessuno raggiungeva la Madonnina dal lato dove eravamo noi… una discesa lunga, infinita… come la prima volta, o forse peggio…
Ero piena di vesciche ai piedi… ho camminato scalza, ad un certo punto!!!
Eh, le pareti nord… cose da uomini, ma forse no… cose da donne, anche!!!
Anna